L’Italia ha il parco mezzi più vecchio d’Europa
Dispositivi anticollisione, frenata automatica, controllo predittivo della velocità sono dotazioni standard a bordo dei nuovi veicoli. Innovazioni che, da qualche anno, stanno rivoluzionando il mondo del trasporto, cambiando le modalità di guida, diminuendo lo stress legato alla professione, trasformando le competenze stesse richieste a chi è al volante, che oggi è chiamato a gestire una macchina digitale e connessa, che rende al massimo solo se guidata nel migliore dei modi.
Ed è solo un primo step. La direzione è quella di una connessione crescente: veicolo e autista riceveranno sempre più informazioni in tempo reale in base alle quali definire itinerari e consegne e pianificare le attività. Fino ad arrivare al platooning, la guida autonoma che consentirà a diversi mezzi pesanti connessi tra loro di viaggiare in carovana.
Le informazioni e il traffico dati sono dunque il vero valore aggiunto, in grado di garantire più efficienza, perché la movimentazione merci sempre più terrà conto dei cambiamenti che interverranno e verranno segnalati durante il viaggio. Il dato diventa la chiave di volta per ridurre il consumo di carburante, fluidificare il traffico e, soprattutto, aumentare la sicurezza di tutti sulle strade.
Ma se, ormai da due anni, è entrato in vigore l’obbligo di Aebs (dispositivo avanzato di frenata di emergenza) e Ldw (sistema di avviso di deviazione dalla corsia) a bordo di tutti i nuovi mezzi superiori alle 3,5 tonnellate, siamo ancora ben lontani dal vedere in maniera diffusa sulle strade i vantaggi di queste innovazioni.
Purtroppo, l’Italia continua ad avere il parco mezzi più vecchio d’Europa, con una media di 13,6 anni a fronte di una non certo consolante media europea di 11,5 (fonte UNRAE). Il 58,5% dei veicoli è Ante Euro IV e ben il 12,8% del parco è composto da veicoli Euro 0 (88.000 mezzi con oltre 27 anni di età). Il mancato ricambio del mezzo diventa il “blocco” all’evoluzione del mercato e della professione. Sprechi di carburante (e quindi minore efficienza), incidenti dovuti alla distrazione o a una eccessiva velocità potrebbero essere evitati semplicemente dotando le flotte di mezzi di ultima generazione.
transpotec.com